martedì 9 agosto 2011

Lo ho aiutato o ho fatto degli accertamenti???

L'Editoriale di Barbara Starfield su "International Journal for Equity ( Health 2011, 10:15" dal titolo "The hidden inequity in health care") pone l'attenzione su alcuni concettI:  equità, malattia, quali malattie, che malato...
Lei ricorda come, secondo Kaplan (Kaplan RM: Disease, Diagnoses, and Dollars. New York, NY: Copernicus Books; 2009.), la medicina occidentale avesse posto la malattia al centro degli interessi della scienza e dei medici, gia' dal XVIII secolo.

Cento anni fa, invece, Osler riconosceva che era molto più importante sapere: "what  sort of patient has a disease" piuttosto che sapere "what sort of disease a patient has” (ovvero "che tipo di paziente ha una determinata malattia" piuttosto che sapere "che tipo di malattia ha quel paziente") (da. Osler W: Remarks on specialism. Boston Med Surg J 1892, 126:457-9.).

Barbara Starfield sostiene: Il solo cambio che andrebbe fatto è modificare la frase come segue:
"E' molto più importante sapere che tipo di paziente ha quella malattia o fattore di rischio od evento avverso, piuttosto di sapere che tipo di malattia o fattore di rischio od evento avverso ha quel malato"
[tratto da Starfield International Journal for Equity in Health 2011, 10:15
http://www.equityhealthj.com/content/10/1/15%5D.

Anche se la Starfield va a cercare problemi diversi dai miei, io mi domando:
chi è il mio paziente??
Lo ho aiutato o ho fatto degli esami, raggi, consulenze???
Mah....
Penso che sia inutile aggiungere altro...

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