lunedì 28 novembre 2011

"guardare le cose come sono, non come potrebbero essere "

Chiedo venia, mi era proprio sfuggito.
John Creig Venter, già nel 2008, "ha formato la sua cellula artificiale" (creò una sequenza di  1.08 millioni di coppie di base di un genoma di Mycoplasma mycoides modificato ed inserì in una cellula di mycoplasma capricolum) . Questa cellula sintetica venne chiamata Mycoplasma mycoides JCVI-syn1.0.
Secondo alcuni è vita artificiale, secondo altri no. (vedi http://www.jcvi.org/cms/fileadmin/site/research/projects/first-self-replicating-bact-cell/press-release-final.pdf)

Ma la cosa a cui non avevo fatto caso era un'altra: in questo genoma erano stati inseriti marcatori molecolari (da decodificare e da inviare la risposta ad un indirizzo elettronico), con varie frasi che riporto:
“to live, to err, to fall, to triumph, to recreate life out of life.” - james joyce;
“see things not as they are, but as they might be.”-da “american prometheus” di Oppenheimer.
“what i cannot build, i cannot understand.” di richard Feynman
A parte la volgarità ed il cattivo gusto di "marchiare il genoma", pure con  frasi discutibile (quella di Oppenheimer e di Feynman)?.
A parte quella di Joyce
Mi spiace per gli autori ma.....


(traduzione:
vivere, errare, cadere, trionfare, ricreare la vita dalla vita   Joyce
guarda le cose, non come sono ma, come potrebbero essere. Oppenheimer
ciò che non posso costruire, non posso capire  Feynman)